Alfredo Gigliotti
10 luglio 1918
23 settembre 2014 |
Accademico cosentino,
operatore culturale a tutto campo, Alfredo Gigliotti (Spezzano della Sila1918) è
giornalista (sue creature le testate, ormai acquisite alla storia culturale
calabrese, "Scrittori calabresi", "Rassegna calabrese", "La Calabria"), poeta (Riflessi
dell’anima, Fiori di Sila, Sila terra mia, le sue più corpose
raccolte), scrittore (vari racconti pubblicati qua e là e, poi, la monografia
La Sila) ed altro, e, come tale, ha meritato vari riconoscimenti e premi di
caratura nazionale. Ma è soprattutto come editore che ha lasciato un segno
indelebile nella stessa storia culturale calabrese e non, in ciò realizzando un
"sogno" che fu del padre Francesco (editore delle prime cartoline della Sila,
nonché autore del godibilissimo Questa Sila dal magico incanto), e che
sarà del figlio Franco, continuatore di un’attività a quel punto diventata
"tradizione". Difatti, è dai lontani anni ’60 del Novecento, quando a Corigliano
Calabro creò la M.I.T. (Meridionale Industria Tipografica), subito diventata
casa editrice e successivamente trasferita a Cosenza, che ha operato nel campo
editoriale, via via acquisendo ed editando, specie nel settore saggistico, i
maggiori "nomi" calabresi (Borretti, Bosco, Gambino, Julia, Piromalli, e
tantissimi altri di non minore spessore intellettuale), e dando luogo a
meritorie collane che hanno dato un senso veramente ed effettivamente operativo
al suo impegno in direzione della riproposta razionalizzata della memoria
collettiva (per tutte, I maggiori poeti dialettali della Calabria: il
Butera di Umberto Bosco, il Padula di Antonio Julia, il Mastru Bruno di Sharo
Gambino, il Duonnu Pantu di Giulio Palange, la Ceceide di Ammirà ancora
di Gambino, Il fiore della poesia dialettale Calabrese, ancora di Palange).
(dal volume Altilia)
a cura di Elio Valentini
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